Piattaforma Unica Nazionale (PUN) dei punti di ricarica: cosa sarà e come funzionerà

Piattaforma Unica Nazionale (PUN) dei punti di ricarica: cosa sarà e come funzionerà

Il 22 maggio 2023 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto 16 marzo 2023, che restituisce nuova linfa uno dei “tasselli mancanti” del famoso PNIRE (Piano Nazionale per l’Infrastruttura di Ricarica per Veicoli Elettrici) risalente all’ormai lontano dicembre 2016: la PUN.

Cos’è la PUN

Innanzitutto è lodevole la scelta della Pubblica Amministrazione italiana, tra le miriadi di opzioni che la nostra poliedrica lingua potesse offrire, di un acronimo già presente nel mondo “elettrico” per identificare qualcosa che non ha assolutamente nulla in comune con il famoso PUN – Prezzo Unico Nazionale, il famosissimo indicatore del prezzo di mercato dell’elettricità che tanto ci ha fatto penare negli scorsi mesi.

La PUN, declinata al femminile, sarà invece la Piattaforma Unica Nazionale per i veicoli ad energia elettrica. La sua definizione è la seguente:

Strumento informatico pubblico che consente l'accesso  da  parte  degli  utenti
finali del servizio di ricarica dei  veicoli  elettrici  o  di  altri
soggetti interessati alle informazioni indicate nell'Allegato 1.
decreto 16 marzo 2023, art. 2 comma e.

Insomma, una sorta di “elenco telefonico” dei punti di ricarica, a disposizione di utenti e altri stakeholder, orientato a rendere il mercato più trasparente e agevolare iniziative pubbliche e private in materia.

Quando sarà avviata la PUN?

Qui entriamo nella solita tarantella istituzionale che abbiamo già visto per il bando privati, il desaparecido bando aziende e il redivivo bando PNRR.

La pubblicazione del decreto fa partire un timer e attiva il seguente cronoprogramma:

  • Entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto, cioè entro il 22 luglio, il GSE (a cui è stato dato incarico insieme a RSE) dovrà mettersi d’accordo con il Ministero dell’Ambiente sulle modalità operative della PUN, firmando una convenzione.
  • Entro 60 giorni dalla data di efficacia della convenzione (e qui ci si divertirà a capire cosa vorrà dire “data di efficacia”), la piattaforma dovrà essere disponibile al pubblico.

Quali dati troveremo sulla PUN?

L’Allegato 1 ci spiega chiaramente già quali saranno i dati minimi che ogni Charge Point Operator dovrà rendere pubblici sulla Piattaforma:

Ogni soggetto gestore di una infrastruttura pubblica di  ricarica
o di una infrastruttura  privata  di  ricarica  ad  accesso  pubblico
comunica  ed  aggiorna  tempestivamente   sulla   PUN   le   seguenti
informazioni minime: 
      a)  localizzazione,  data  di  entrata  in  servizio,  foto   e
identificativo dell'infrastruttura; 
      b) tecnologia utilizzata (tipologia di presa/e  abilitazione  a
smart charging, V1G o  V2G),  tipologia  di  alimentazione  (corrente
continua o alternata) e potenza massima erogabile; 
      c) tecnologia utilizzata per l'accesso alla ricarica (quali,  a
titolo  esemplificativo,  card  proprietaria,  carta   di   credito),
presenza display, abilitazione RFID/NFC  e  disponibilita'  temporale
dell'accesso; 
      d)  costo  del  servizio  di  ricarica  base   (euro/kWh),   da
intendersi  come  un  servizio  di  ricarica  acquistato   senza   la
necessita' di registrarsi, concludere un accordo scritto o  stipulare
un rapporto commerciale di durata superiore a quella del servizio  di
ricarica stesso; 
      e) stato in tempo reale del punto di ricarica (quali, a  titolo
esemplificativo, occupato,  libero,  prenotato,  fuori  servizio,  in
manutenzione), nonche' l'indicazione, con  almeno  cinque  giorni  di
preavviso, delle eventuali chiusure programmate del punto di ricarica
che incidono sull'orario di normale apertura al pubblico, di cui alla
lettera c); 
      f) proprietario dell'infrastruttura  (nome,  indirizzo  e-mail,
web, riferimento telefonico eventuale call  center)  e  modalita'  di
segnalazione  di  reclami  o  disservizi  relativi  al  servizio   di
ricarica; 
      g) mix energetico della fornitura con indicazione  della  quota
di  energia  rinnovabile,  consumo  medio  in   stand-by,   eventuali
etichettature  energetiche  e  certificazioni  di   eco-design,   ove
disponibili; 
      h) percentuale di tempo in  cui  il  servizio  di  ricarica  e'
effettivamente disponibile (up-time) ed energia erogata negli  ultimi
dodici mesi o, se piu' recente, dalla data di messa in servizio; 
      l) identificativo del punto  di  connessione  (POD)  dotato  di
smart meter per la  misura  dell'energia  elettrica  complessivamente
prelevata, inclusa quella  eventualmente  utilizzata  per  altri  usi
diversi dalla ricarica, e di quella eventualmente immessa.

Emerge chiaramente la chiara utilità di alcuni di questi dati al grande pubblico, e la natura più amministrativa di altri requisiti.

Cosa si potrà fare sulla PUN?

Sempre l’allegato 1 ci viene incontro, indicando le funzionalità di base attese dalla piattaforma:

a) l'inserimento e l'aggiornamento delle  informazioni  di  cui
alla Sezione 1, e la loro accessibilita' in  funzione  delle  diverse
tipologie di utenti, tra le quali, a titolo esemplificativo: 
        1) utenti di veicoli elettrici; 
        2) pubbliche amministrazioni centrali e locali e Autorita' di
regolazione o controllo; 
        3) operatori economici, quali, a titolo esemplificativo, CPO,
operatori privati di piattaforme commerciali di visualizzazione o  di
e-roaming, produttori di veicoli elettrici, produttori di stazioni di
ricarica, venditori ed installatori delle stazioni di ricarica; 
        4) GSE/RSE; 
      b)  un  differente  livello  di  accesso   ai   dati   e   alle
funzionalita' della PUN in base alle diverse tipologie di utenza 
      c) la possibilita' di  comunicare  informazioni  mancanti,  non
veritiere o aggiornate, disservizi, reclami e suggerimenti in  merito
alla PUN, alle infrastrutture di  ricarica,  e  alla  diffusione  dei
punti di ricarica sul territorio nazionale, nonche' di  tracciare  le
eventuali risposte e i riscontri; 
      d) l'accesso in forma  semplificata  tramite  app  e  sito  web
utilizzando i piu' comuni browser  e  sistemi  operativi  anche  open
source ed eventualmente, ove richiesto da esigenze di riservatezza  e
certificazione dei  dati,  mediante  autenticazione  degli  utenti  e
tracciamento delle operazioni effettuate sulla piattaforma; 
      e) l'estrazione dei dati con formati aperti e compatibili con i
principali strumenti di elaborazione, tenuto conto dei  vari  livelli
di riservatezza delle informazioni, nonche' l'accesso  alle  funzioni
di   monitoraggio   e   reportistica,   anche   utilizzando   formati
cartografici, e le modalita' di integrazione e di accessibilita'  dei
dati con quelli di altre piattaforme pubbliche o private; 
      f) l'estrazione di dati e  informazioni  per  le  finalita'  di
monitoraggio e controllo,  nonche'  la  possibilita'  di  predisporre
cruscotti  a  supporto  del  monitoraggio  delle  fonti  di   energia
rinnovabile nel settore  trasporti  e  al  fine  di  sviluppare,  per
istituzioni e autorita' pubbliche, processi valutativi di  specifiche
attivita' ed iniziative future. 
      g) l'acquisizione e gestione dei dati relativi alle  misure  di
energia prelevata dalle stazioni di ricarica tramite flusso integrato
con il Sistema Informativo Integrato di Acquirente Unico S.p.a.; 
      h) la possibilita' di inserire e  visualizzare,  mediante  aree
dedicate, informazioni su  programmi/incentivi  dedicati  al  settore
della mobilita' elettrica; 
      i) la registrazione, su base volontaria, di punti  di  ricarica
privati non aperti al pubblico. 

A chi tocca aggiornare la PUN?

Il decreto parla di gestori dei punti di ricarica, il che probabilmente si tradurrà in oneri a carico dei CPO (Charge Point Operator), più formati rispetto agli owner e veri responsabili del rapporto con i terzi.

I CPO dovranno accedere alla PUN, inserire i dati al “t-zero” in modo da popolare questa vera e propria anagrafe dei punti di ricarica, e garantire un costante aggiornamento della stessa.

Dati = potere

Non ci resta che auspicare grande successo e rispetto dei tempi attesi per questa Piattaforma, che permetterà agli operatori, al pubblico e ai decisori istituzionali e privati di monitorare il mercato e valutare con informazioni più accurate lo sviluppo dell’infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici.

Encomiabile la volontà di rendere aperta parte dei dati, all’insegna di una ‘democratizzazione’ dell’informazione: dato che la mobilità elettrica permette proprio la ‘democratizzazione’ dell’energia, l’apertura dei dati è intellettualmente coerente con una visione corretta della transizione energetica.



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